lunedì 3 gennaio 2011

Scusate la banalità

francesco polidori
Scusate la banalità dicevo, ma è l’inizio di un nuovo anno e inevitabilmente, la fine di quello passato,
Che poi non sapete che mi è successo a Capodanno, o meglio proprio il 31,
non stavo per morire?! Mamma mia che esperienza
Perché quando devo fare qualcosa io la faccio per bene, come mi diceva sempre la maestra alle elementrari:
“Francesco Polidori, cos’è sta schifezza qua??? Quando fai qualcosa la devi far bene!!!”
E così stavo per fare, far coincidere l’ultimo giorno dell’anno con l’ultimo giorno, dell’ultimo anno…
Eh, che intelligenza
Non è mica da tutti insomma
Comunque torniamo alla banalità che è più sicuro,
…ultimo dell’anno, dicevamo
Tempo di bilanci, quindi
Bilanciamoci allora,
Riallineiamoci con questo COSMO
Che poi a fine anno e ad inizio nuovo si hanno sempre questi buoni propositi:
Essere più buoni
Dimagrire
Dire sempre la verità
Andare a letto presto
Smettere di fumare
Andare in palestra
… e l’elenco potrebbe continuare all’infinito con una sola ed unica certezza
Non si rispetteranno!!!
Almeno non per un anno intero, intendo
Dieta? Parti forte i primi giorni, già al Venerdì sei lì che ti mangi tutto il panettone avanzato dalle feste
Andare a letto presto? “Già le 10??? Dopo sta birretta dritto a casa” e quando riguardi l’orologio son sempre le 4 di mattina… “dai vabbè cominciamo domani”
Smettere di fumare… ma io nemmeno fumo!!! Era un esempio…
Comunque per quest’anno basta, voglio cambiare radicalmente!!!
Basta con tutte queste mete inarrivabili, con questa voglia di perfezione, basta con questi buoni propositi!!!
Dal 2011 solo cattive intenzioni ché la vita è una!

Trionfo di Bacco e Arianna (La Canzone di Bacco)

Lorenzo de’ Medici

Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'e certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia:
di doman non c'è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate:
non puon fare a Amor riparo,
se non genti rozze e ingrate:
ora insieme mescolate
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Questa soma, che vien drieto
sopra l'asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,
già di carne e d'anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
s'altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siam, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Donne e giovìnetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò c'ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.