giovedì 20 gennaio 2011

Il colore del grano

Francesco Polidori
In realtà è da un po’ che volevo fare un post sull’amicizia, ma ho sempre paura di essere banale, troppe cose da dire:
potrei benissimo cominciare a scrivere milioni di pensierini, come alle elementari,
vi ricordate i pensierini delle elementari?
Quello sulla mamma era un classico, sul papà invece non ha mai riscosso tanto successo!
Alla fine il padre è sempre più defilato, di solito torna la sera tardi ed è costretto a punirti per quello che hai fatto nel pomeriggio
“Francesco, se non la smetti lo dico a tuo padre!!! Va’ a fare i compiti!!!”
“Sì, mamma”.
Pensierino sulla mamma: svolgimento
“Mia madre è a capo di un organizzazione, penso assoldi mio padre per sbrigare alcune questioni. Io devo fare tutto quello che mi dice lei se no, poi, ci pensa mio padre. Non ho mai capito che fa mio padre, meglio non indagare”…
-La signora Polidori??
-Sì?!
-Siamo gli assistenti sociali.
No, scherzo :)
Ma ho anche finito il post e non ho scritto nulla sull’amicizia, non ci riesco proprio, la lascio a questo scritto, non è una poesia lo so, ma a volte è meglio così!

Il Piccolo Principe. Antoine de Saint-Exupéry

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe

"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica".

"Che cosa vuol dire ?"
..
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ..."Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo. Se tu mi addomestichi, la mia vita sarà illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe.

Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, piangerò".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"È vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" È certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
“Ci guadagno il colore del grano" disse la volpe.