lunedì 26 luglio 2010

La voglia di pioggia

Voli pindarici che non vi sto a spiegare, mi fanno venire in mente Leopardi,
sfigatello, brutto, perdutamente innamorato di sta Silvia(che a quanto sembra non era nemmeno un granché) la quale ovviamente non ricambiava, oppresso dai genitori e un filo, ma proprio un filo pessimista
e di Leopardi mi è sempre piaciuta molto
“La quiete dopo la tempesta”
Passata è la tempesta diceva,
ma si capiva che infondo non era così,
perché Leopardi nella tempesta ci sguazzava, non vedeva l'ora di cullarsi, nella tempesta!!!
Perciò voglio dedicare a lui e a quanti si trovano nella nostra stessa situazione quella che secondo me è una fra le più bella canzoni mai state scritte
Le Nuvole,
di Fabrizio De Andrè

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

giovedì 22 luglio 2010

Alda, la mia Alda

francesco polidori
È da un po' di giorni che non aggiorno il blog, in realtà avevo pensato di smettere,
-bravo Francesco, che originalità un blog sulla poesia,
WHO CARES???
Poi per caso ho conosciuto lei,
Alda,
la mia Alda
ed è stato subito amore a prima vista, un colpo di fulmine e ho sentito il bisogno di condividere col mondo questo mio stato di grazia e fare conoscere a tutti chi è Alda, tanto non sono mai stato un tipo geloso :)
e quale modo migliore per presentare una persona se non dicendo quello che pensa, quello che scrive
ecco per esempio cosa pensa Alda, la mia Alda, della poesia

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.
Alda Merini 1983 da La Terra Santa

venerdì 16 luglio 2010

Le poesie più belle di sempre

francesco polidori
Ho creato questo blog per condividere con altre persone la mia grande passione: la poesia.

Ma non sono un poeta: sono semplicemente un attento lettore.

La mia passione è la scoperta della poesia di grandi autori.

Mi piace leggere, interpretare, scavare nei meandri dei versi dei poeti, per farli un po' miei e sentirmi, anche se forse solo per un attimo, parte di qualcosa di meravigliosamente pieno di senso.

Proprio stamattina, prima di recarmi all'università, leggevo dei versi di Hikmet e credo di essere rimasto incantato a guardare il cielo fuori dalla finestra per almeno 10 minuti: avevo appena terminato di leggere quei versi e la mia mente è volata oltre me stesso fino a ritrovarmi immerso in quella valanga d'amore che la poesia mi aveva suscitato.

Ecco i versi che mi hanno cambiato la giornata:

“I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?

Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca l’ho bevuto a metà, da solo, aspettando. Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz’essere colti se tu avessi tardato ancora un poco”


Infinito senso di meraviglia. Grazie Hikmet.