lunedì 26 luglio 2010

La voglia di pioggia

Voli pindarici che non vi sto a spiegare, mi fanno venire in mente Leopardi,
sfigatello, brutto, perdutamente innamorato di sta Silvia(che a quanto sembra non era nemmeno un granché) la quale ovviamente non ricambiava, oppresso dai genitori e un filo, ma proprio un filo pessimista
e di Leopardi mi è sempre piaciuta molto
“La quiete dopo la tempesta”
Passata è la tempesta diceva,
ma si capiva che infondo non era così,
perché Leopardi nella tempesta ci sguazzava, non vedeva l'ora di cullarsi, nella tempesta!!!
Perciò voglio dedicare a lui e a quanti si trovano nella nostra stessa situazione quella che secondo me è una fra le più bella canzoni mai state scritte
Le Nuvole,
di Fabrizio De Andrè

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.