lunedì 2 agosto 2010

Coincidenze

francesco polidori
Allora eravamo rimasti a Leopardi, giusto?!
Ecco come stato d’animo ancora sono lì, nella tempesta
Allora mi sono detto
Francesco (con tono risoluto)
Francesco appunto,
c’è solo un libro che può fare al caso tuo,
prendilo (stessa intonazione)
visivamente sapevo anche a che punto della libreria poteva essere, mi capita spesso quando passo lì davanti di guardarlo,
lo guardo e mi sento più sereno,
un punto fermo nella mia vita
quel libro dalla copertina rossa
I fiori del male
C’è una risposta a tutto lì dentro
Se hai una domanda che ti gira in testa chiedi a Charles (Baudelaire) lui saprà come aiutarti
Francesco, prendilo.
Mi arrampico, lo prendo e lo apro, una pagina a caso per ora mi dico, poi vedrò meglio poi, e cosa esce???
Scolorito e scialbo quel piccolo papavero che mi avevi regalato per il mio compleanno,
in realtà non era nemmeno il mio compleanno
mi sembrava brutto dirti: “beh veramente è stato la settimana scorsa” quando sei venuta a tirarmi le orecchie
così son stato zitto e infondo l’ho apprezzato, come vedi sapevo anche bene dove metterlo
Il fiore del male
Va beh comunque, ritornando a me e a Leopardi e alla tempesta, vedendo quel fiore d’improvviso la folgorazione:
Ma si può aspettare in eterno una persona che non ti vuole?!
Dopo di un po’ che ti struggi e ti disperi BASTA
Basta un po’… eh dai sei ridicolo
Che poi alla fine queste persone che ci fan perdere la testa non sono mai reali,
semplicemente le idealizziamo,
Sì, sì, ho deciso:
Basta.
Alla tua salute,

Il veleno
C Baudelaire:
Il vino sa rivestire il più sordido tugurio
d'un lusso miracoloso
e innalza portici favolosi
nell'oro del suo rosso vapore,
come un tramonto in un cielo annuvolato.
L'oppio ingrandisce le cose che già non hanno limite,
allunga l'infinito,
approfondisce il tempo, scava nella voluttà
e riempie l'anima al di là delle sue capacità
di neri e cupi piaceri.
Ma tutto ciò non vale il veleno che sgorga
dai tuoi occhi, dai tuoi occhi verdi,
laghi in cui la mia anima trema specchiandovisi rovesciata...
I miei sogni accorrono
a dissetarsi a quegli amari abissi.
Tutto questo non vale il terribile prodigio
della tua saliva che morde,
che sprofonda nell'oblio la mia anima senza rimorso,
e trasportando la vertigine,
la rotola estinta alle rive della morte!